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© 2009 Donato Bosca

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C. Curelli

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Donato Bosca nasce a San Donato di Mango l'11 aprile 1951. Le tragedie familiari (due fratelli e due sorelle del padre morti prematuramente di cui uno, Pietrin, alla vigilia del matrimonio), le oscure vicende migratorie, le storie di masche, e i problematici rapporti di vicinato e di parentela si imprimono da subito nella sua immaginazione.

Le scuole medie inferiori allargano i suoi orizzonti e sono, per certi aspetti, destabilizzanti: due suoi compagni finiranno suicidi, con altri fa a pugni, Franca, una delle prime ragazze che cerca goffamente di corteggiare, lo prende a schiaffi in classe. L'insegnante di Lettere, Annamaria Manaratti, si accorge che i suoi temi non sono normali e lo considera vocato alla scrittura, "più unico che raro". All'Università si laurea con una Tesi in Storia Medievale "Questioni di vita sociale ed economica nei Comuni delle Langhe nei secc. XIV e XV", che gli vale un premio bandito dalla Famija Albeisa e lo introduce alle piccole sfide della ricerca storica in ambito locale.

L'approccio al mondo del lavoro è faticoso. Sogna di fare il giornalista ma i sei mesi come apprendista redattore alla redazione albese della Gazzetta del Popolo sono una perdita di tempo. Il quotidiano torinese fallirà e non può imparare granché, vivendo in piccoli e asfittici contesti di provincia . Gli manca il coraggio per andare a cercare il suo mestiere di scrivere lontano dal suo mondo contadino e prende al volo la prima occasione concreta di lavoro a tempo indeterminato, facendosi assumere dal Ministero della Pubblica Istruzione nel febbraio 1975. Da quel momento inizia la sua carriera scolastica che corre parallela con quella di studioso, ricercatore e scrittore.

Nel 4 febbraio 1987, con la collaborazione di colleghi ed amici del mondo scolastico fonda l'Associazione Culturale Arvangia. ed il desiderio di riscatto della marginalità culturale contadina diventa cammino.

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